Esercizio Terapeutico
L’esercizio terapeutico mira a ripristinare il corretto gesto motorio in un contesto quotidiano e funzionale. Il movimento è allo stesso tempo il mezzo e il fine del lavoro.
Analizzando:
- Cinetica e cinematica delle componenti osteo-articolari
- Ampiezze degli angoli di spostamento
- Intervento dei singoli muscoli durante il movimento
è possibile applicare l’esercizio terapeutico in tutti i casi di recupero funzionale dell’apparato neuro-muscolo-scheletrico.
Nella fisioterapia tradizionale si è sempre dato ampio spazio al rinforzo muscolare come obiettivo principale del trattamento. Tuttavia, il concetto di "muscolo forte" non riguarda solo la forza massimale, ma comprende diverse caratteristiche:
- Forza massima
- Forza veloce
- Resistenza muscolare
- Elasticità muscolare
Il recupero muscolare deve essere personalizzato in base alla tipologia del muscolo coinvolto:
- Un muscolo fasico di forza ha esigenze diverse rispetto a un muscolo tonico posturale
- La scelta degli esercizi varia in base agli obiettivi da raggiungere
L’esercizio terapeutico viene quindi applicato per creare equilibrio, controllo e potenza muscolare.
In cosa consiste?
L’esercizio terapeutico si basa su movimenti specifici che coinvolgono una contrazione muscolare attiva, suddivisa in tre tipi:
- Esercizio concentrico
- Esercizio isometrico
- Esercizio eccentrico
Ogni tipologia ha scopi differenti e permette di adattare il trattamento alle esigenze del paziente.
Nel contesto riabilitativo, l’esercizio terapeutico viene utilizzato in combinazione con:
- Terapia manuale
- Kinesiterapia
- Percorsi posturali e osteopatici
Quali sono gli effetti biologici dell’esercizio terapeutico?
Gli effetti biologici dell’esercizio terapeutico sono molteplici e comprendono:
- Aumento della forza e della resistenza muscolare: migliora la funzionalità muscolo-scheletrica e previene le lesioni.
- Miglioramento della flessibilità e della mobilità articolare: riduce il rischio di rigidità muscolare e migliora il range di movimento.
- Riduzione del dolore: stimola la produzione di endorfine e migliora la circolazione, favorendo il rilassamento muscolare.
- Miglioramento della circolazione sanguigna: facilita il trasporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti e l’eliminazione delle tossine.
- Riduzione dell’infiammazione: aiuta a combattere stati infiammatori cronici e favorisce la guarigione dei tessuti.
- Controllo del peso corporeo: accelera il metabolismo e favorisce la combustione delle calorie in eccesso.
- Miglioramento della salute cardiovascolare: aiuta a prevenire patologie cardiache e migliora la funzionalità dei vasi sanguigni.
- Miglioramento della salute mentale: riduce lo stress, l’ansia e migliora la qualità del sonno.
Quando viene applicato l’esercizio terapeutico?
L’esercizio terapeutico è adattabile alle esigenze del paziente e viene impiegato nel trattamento di numerose condizioni:
- Disturbi muscolo-scheletrici: tensioni muscolari, contratture, spasmi, crampi, ipotonia, ipertonia, lesioni sportive, tendiniti, squilibri posturali.
- Patologie ortopediche: fratture, lussazioni, protesi articolari, osteoartrosi, conflitti articolari.
- Patologie neurologiche: ictus, lesioni del midollo spinale, sclerosi multipla, paralisi cerebrale, neuropatie periferiche.
- Patologie cardiopolmonari: cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca, BPCO, fibrosi cistica.
- Patologie reumatologiche: artrite reumatoide, spondilite anchilosante, lupus eritematoso sistemico.
- Disturbi del pavimento pelvico: incontinenza urinaria, prolasso degli organi pelvici, disfunzioni sessuali.
- Disordini muscolo-scheletrici legati all’età: osteoporosi, osteopenia, degenerazione articolare.
- Condizioni neurologiche degenerative: morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
- Disturbi respiratori: asma, sindrome da iperventilazione.
- Patologie metaboliche: diabete mellito, obesità.
- Patologie oncologiche: recupero post-operatorio dopo chirurgia, chemioterapia o radioterapia.
- Patologie psicosomatiche: fibromialgia, sindrome dell’intestino irritabile.